“Il Mondo che vorrei”, con Cantieri Comuni cento allievi delle scuole Matteotti in scena al Teatro Nuovo Alterna momenti di canto e danza, a parole piene di speranza per un mondo migliore, lo spettacolo teatrale “Il Mondo che vorrei”, in programma martedì 31 maggio 2022 alle 20.30 al Teatro Nuovo di Ferrara, con la partecipazione di oltre cento allievi della scuola primaria Matteotti. Realizzata dall’associazione Bio Art asd, con il patrocinio del Comune di Ferrara, la rappresentazione si propone di raccontare il mondo dei desideri dei più piccoli, sorpresi durante una discussione in classe con il loro insegnante. Lo scopo della serata del 31 maggio 2022 al teatro Nuovo con lo spettacolo “Un Mondo che vorrei” – che rientra nella progettualità Cantieri Comani nel cantiere di progetto gestito da CIDAS – è quello di far riflettere il pubblico presente sugli argomenti che saranno trattati dai ragazzi attraverso la danza e la recitazione (pace, uguaglianza, rispetto, felicita…), dando in questo modo a grandi e piccoli la possibilità di riavvicinarsi o conoscere il mondo dello spettacolo. Piu di 100 bambini saranno presenti sul palco con le coreografie di Luis Ortega, Ludovica Ragazzi, Sara Devecchi, Carlotta Mignani (della scuola a passo di danza di Bologna), e altri maestri della Bio Art; coreografie simpatiche, piene di colori e emozioni… accompagnati anche dalla voce di Giada Minardi. Recitazione, canto e danza… non mancherà nulla. Va ricordato che il ricavato della aperitivo di benvenuto a offerta libera sarà infatti devoluto alla Lega del cane di Ferrara. I biglietti sono già disponibili nella sede della Bio Art (corso Isonzo 42,Ferrara) in orario di lezione (contattare il 3889822240) oppure la sera stessa dello spettacolo. Rassegna stampa La Nuova Ferrara – 31/05/2022 Emilia Romagna News 24 – 31 Maggio 2022 Ti potrebbero interessare anche:Al via Make in Fe: bambini e ragazzi alla scoperta di territorio e nuove tecnologieRipartono i servizi educativi di CIDASProiettato a Copparo il cortometraggio partecipativo dei ragazzi del progetto REC