Visita del Prefetto di Ferrara al corso di italiano di CIDAS per le profughe ucraine

Un’accoglienza che non sia solo ospitalità, ma anche piena
integrazione. L’auspicio, emerso sin dalle prime ore dell’emergenza
Ucraina, si è concretizzato sul territorio. Nella mattinata di venerdì
13 maggio il Prefetto, Rinaldo Argentieri, ha fatto visita a Copparo e
incontrato nelle aule del Centro di Formazione Cesta i rifugiati che
frequentano il corso di lingua italiana.
«Rappresento – ha detto loro – il Governo italiano, che, subito dopo
l’invasione del vostro Paese, ha varato un piano di aiuti e di
accoglienza per voi e per chi come voi è stato costretto ad abbandonare
tutto e ha scelto l’Italia per trovare rifugio. Ci auguriamo che questa
guerra finisca presto e che chi lo desidera possa ritornare in patria,
per contribuire a ricostruirla riprendendo una vita serena e operosa.
Chi invece immagina un futuro in Italia è il benvenuto, come tutti siete
benvenuti. L’Italia ha nel proprio cuore e nella propria Costituzione il
sentimento della solidarietà: ci auguriamo di dimostrare con il nostro
impegno il senso di solidarietà del nostro popolo nei confronti del
vostro e vorremmo che vi sentiste a casa vostra».
Il prefetto ha ringraziato i Comuni, le cooperative, i centri di
formazione, le associazioni, le forze di polizia, rappresentate dal
capitano Manuel Scacchi e dal tenente Domenico Marletta della Compagnia
Carabinieri di Copparo, e tutti coloro che si stanno adoperando
nell’accoglienza per «farvi sentire parte integrante della comunità».
«Grazie a voi – ha concluso – per i sorrisi che abbiamo visto oggi su
vostri volti, che sono il miglior modo di ripagarci e speriamo di
vederne sempre di più: segno che si avanza verso un futuro di speranza».
Parole che hanno molto emozionato le donne e i ragazzi ucraini, che, a
loro volta, hanno tenuto ad esprimere la gratitudine per l’aiuto e il
sostegno del Paese e del territorio. Giunti nel copparese, dove hanno
trovato ospitalità, stanno frequentando il corso di italiano per
stranieri tenuto dalla cooperativa Cidas al Cfp Cesta, su delega del
Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (Cpia) di Ferrara,
nell’ambito del progetto Fami Futuro in Corso 2. L’insegnante Micaela
Tosini da metà aprile fino a inizio giugno, per tre giorni a settimana,
tiene incontri di tre ore, per una ventina di ragazze e donne profughe
ucraine e due minori al loro seguito. Scopo di questo corso intensivo è
fornire le nozioni base della lingua italiana, per molte del tutto:
primo passo per l’integrazione socio lavorativa e la creazione di nuovi
legami nelle comunità di accoglienza. Ad affiancare l’insegnante in
occasione dell’incontro con le autorità, anche una mediatrice
interculturale di origine ucraina.
«La direzione è stata immediatamente tracciata nei tavoli prefettizi per
affrontare insieme il problema – ha rimarcato il sindaco Fabrizio
Pagnoni -. Abbiamo fatto rete sul territorio per fornire non soltanto
ospitalità, ma una reale integrazione. Auspichiamo che possa quanto
prima cessare questa guerra: fino ad allora potrete sempre contare su di
noi».
«Due mesi fa – ha testimoniato Giovanni Lolli, presidente della
Fondazione – il sindaco ci ha informato dell’arrivo di queste persone
fuggite dalla guerra e ci siamo messi a disposizione, come nello spirito
della nostra struttura. Questo corso vuole trasferire con la lingua i
principi di solidarietà e comunanza che sono nel dna della nostra
comunità e rappresenta il primo passo di un cammino: siamo pronti a
fornire il sostegno per l’inserimento sociale e professionale».
In questi termini si sono espressi anche Fabio Muzi, dirigente di Cpia
Ferrara, Anna Occhi, coordinatrice del settore Società e Diritti di
Cidas, Massimo Buriani, presidente e direttore della Coop Castello, che
ha messo a disposizioni diversi appartamenti assegnati attraverso la
Coop Azione, per cui ha portato il proprio contributo Nicola Felletti,
responsabile del settore accoglienza.
Il Prefetto, Rinaldo Argentieri, è stato invitato all’inaugurazione
della mostra fotografica che sarà allestita alla residenza municipale e
che esporrà le opere di Olga Voronishcheva Nahorniak, una delle donne
giunte dall’Ucraina che sta frequentando il corso.