I rifugiati accolti da CIDAS impegnati nella raccolta di rifiuti abbandonati con Plastic Free “Se mi chiedessero quanto bravi sono i ragazzi accolti nel progetto del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) di Ferrara, direi 110%!” è il commento entusiasta di Dimitriy Porokhovskyy di Plastic Free, l’organizzazione di volontariato nazionale, molto attiva a Ferrara, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sul tema dell’abbandono e della produzione dei rifiuti, soprattutto della plastica. In particolare con gli ospiti della struttura Jerry Masslo di via Vallelunga, gestita da CIDAS, è stata avviata una collaborazione che dura da qualche mese. “Qualcuno di loro ha iniziato a partecipare alle raccolte che realizziamo sul territorio, così, in accordo con gli operatori della cooperativa che li seguono, ci è venuta l’idea di organizzare una passeggiata ecologica partendo dalla loro struttura fino a Pontelagoscuro, per raccogliere i rifiuti buttati indiscriminatamente lungo fossi e campi”, ha spiegato Laura Felletti, referente del gruppo ferrarese di Plastic Free. “È il nostro dovere morale per curare e mantenere l’ambiente sano come fosse nostra madre, anzi è la nostra madre perché è la unica che abbiamo, quindi dobbiamo fare tutti il possibile per dare un mondo migliore alla prossima generazione”, così i ragazzi rifugiati provenienti da Afghanistan, Iraq, Pakistan e Gambia, hanno motivato la loro adesione alle attività di pulizia dell’ambiente. Oltre agli adulti, sono stati coinvolti, fin dallo scorso anno, anche i minori stranieri non accompagnati ospiti della Città del Ragazzo nell’ambito del SAI gestito con CIDAS che, assieme alle educatrici, hanno partecipato a diverse attività di raccolta dei rifiuti e sensibilizzazione all’utilizzo sostenibile della plastica. Per il prossimo futuro Plastici Free e CIDAS stanno già organizzando nuove iniziative da svolgere assieme ai beneficiari dei progetti di accoglienza. “Per noi il valore di questa iniziativa non è solo quello utile e lodevole di dare il nostro contributo a smaltire immondizia abbandonata, ma anche quello di partecipare attivamente ad attività di volontariato con persone sensibili ed inclusive, che è il modo migliore per far sentire le persone che seguiamo parte di una comunità, responsabilizzarle rispetto al contesto in cui vivono e dare un senso concreto al concetto di integrazione su cui lavoriamo ogni giorno”, hanno affermato Marco Orsini, Anna Claudia Belloni e Francesca Cavalieri coordinatore e operatrici dell’accoglienza di CIDAS. Questo tipo di azioni volte alla partecipazione e alla socialità, si affiancano a quelle di formazione linguistica ed al mondo del lavoro che la cooperativa fornisce per garantire l’autonomia e l’inserimento dei rifugiati nel contesto territoriale. Rassegna stampa Legacoop.coop – 07/12/2021 Il Resto del Carlino di Ferrara – – 07/12/2021 La Nuova Ferrara – 07/12/2021 estense.com – 07/12/2021 NelPaese.it – 07/12/2021 Ferraraitalia.it – 07/12/2021 Ti potrebbero interessare anche:Sotto lo stesso tetto: diario di una quarantenaUn anno di attività del laboratorio per la disabilità di ASP Delta gestito da CIDASAl via Make in Fe: bambini e ragazzi alla scoperta di territorio e nuove tecnologie